Memorial Pantani 2021, interviste alla partenza: Di Renzo, Gabburo, Gavazzi, Piccolo, Rebellin
Uno sguardo alla corsa e uno ai ricordi alla partenza del Memorial Pantani 2021. La corsa odierna è costruita in ricordo di Marco, del Pirata che tutti gli appassionati di ciclismo hanno ammirato, anche coloro che all’epoca in cui correva non erano ancora nati. Tutti conoscono Marco Pantani e le sue imprese e non è possibile oggi essere al via senza pensare a lui, a quello che ha rappresentato e rappresenta. Tra coloro che abbiamo ascoltato stamani qualcuno che con lui ha corso e il figlio di qualcuno che con lui correva.
Interviste Partenza Memorial Pantani 2021
Andrea Di Renzo (Vini Zabù): La mia condizione non è al top al momento. Andavo molto meglio a luglio, ora cerco di mantenere una buona condizione fino a fine stagione per dare una mano alla squadra e mettermi in mostra in qualche fuga. Per esempio oggi la fuga sarebbe la tattica migliore e poi si potrebbe provare a resistere nel finale. Pantani è uno dei miei idoli perché quando ero piccolo l’ho vissuto in prima persona perché mio padre correva nel gruppo insieme a lui. Al Giro del ’98 ho una bellissima cassetta di papà con Marco che si scambiano battute, il vincitore e l’ultimo classificato, un po’ come le Iene, e quindi non posso che portarlo nel cuore.
Davide Gabburo (Bardiani CSF Faizanè): Sarebbe ideale per me se nella parte centrale si selezionasse un gruppetto ristretto di corridori, ma è una corsa difficile, impegnativa specialmente nella prima parte, ma poi c’è molto per andare all’arrivo quindi penso che uscirà un bel gruppetto di 30-40 corridori che si giocheranno la corsa. Vediamo, io ci provo sempre e spero che arrivi presto la mia giornata perfetta.
Francesco Gavazzi (Eolo Kometa): Oggi è una bella corsa, aperta a diverse soluzioni e noi abbiamo diverse carte da giocarci. Bisogna vedere nella parte centrale come si svolge la corsa e noi siamo pronti per far bene. Pantani è uno dei più grandi ciclisti e sono cresciuto da bambino guardando in televisione le sue imprese e rappresenta il mito un po’ per tutti noi
Andrea Piccolo (Nazionale Italiana): La mia stagione è iniziata tardi col Gp di Capodarco ma mi sono allenato bene e devo ringraziare la Nazionale per questa opportunità di essere qui in questa corsa. Marco Pantani rappresenta tutto, ha dato grandi soddisfazioni a tutto il ciclismo italiano ed è un esempio da seguire sicuramente
Davide Rebellin (Work Service – Dynatek – Vega): Marco lo tengo sempre nel cuore perché ha fatto parte della mia generazione, abbiamo fatto le categorie giovanili insieme e abbiamo anche esordito tra i professionisti insieme e ho bellissimo ricordo di lui e ringrazio gli organizzatori che continuano a fare questa gara a suo nome. Oggi vedremo come si metterà la gara, il percorso è selettivo nella parte centrale e vedremo cosa si può fare.
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